Le bianche ombre di Mark Kostabi
Full Circle: The Kostabi Story di Sabrina Digregorio, già autrice del documentario Finding Joseph Tusiani: The Poet of Two Lands,
è una Full immersion nella creatività immaginifica del pittore Mark
Kostabi. In questo documentario le immagini si inseguono in un moto
circolare, come in quella circolarità degli sguardi rivolti verso il
cielo (di New York, di Roma) incorniciato dai tetti dei palazzi e dalle
architettoniche geometrie dei grattacieli. Gli occhi di Digregorio
ritagliano i contorni delle immagini per le bianche ombre di Kostabi,
fantasmi del mondo della pittura e dell’arte. Ombre che sembrano
rivestirsi dei colori e delle tonalità della passione. I dipinti di
Kostabi e le immagini di Digregorio ambiscono a tratti e a linee che
sappiano ridisegnare figure leggere e restituire allo sguardo gli slanci
delle illusioni, tanto che si potrebbero attribuire alla regista le
parole dette da Kostabi nel film: “… Altre volte mi piace guardare
nell’anima e nel cuore degli amanti che raggiungono cime euforiche di
passione. Occasionalmente”.
La libertà e il piacere dell’arte, le ambizioni e il successo, la creatività artistica come investimento, ma anche l’inquietudine e la solitudine, il desiderio dei corpi e il loro mancarci, i ricordi, la danza alata degli angeli (sappiamo che solo gli angeli hanno le ali!), sono la forma di questo documentario.
In Full Circle le immagini sembrano essere granelli di sabbia, qualcosa di instabile e di imprevedibile nel loro stesso muoversi: “You must see the movie / The sand in my eyes”, canta David Bowie. “The programme of an hour of magic and illusion” (Kathleen Raine, Optical illusion): e in questo trascorrere tra “magia e illusione”, quando tutto sembra dover essere risucchiato dalla vertigine del vuoto, ritorna la danza ‘intima’ delle ombre e dei corpi, nei gesti impalpabili e tuttavia incarnati nel disegno fantasmatico del cinema e dell’arte.
m.m.
La libertà e il piacere dell’arte, le ambizioni e il successo, la creatività artistica come investimento, ma anche l’inquietudine e la solitudine, il desiderio dei corpi e il loro mancarci, i ricordi, la danza alata degli angeli (sappiamo che solo gli angeli hanno le ali!), sono la forma di questo documentario.
In Full Circle le immagini sembrano essere granelli di sabbia, qualcosa di instabile e di imprevedibile nel loro stesso muoversi: “You must see the movie / The sand in my eyes”, canta David Bowie. “The programme of an hour of magic and illusion” (Kathleen Raine, Optical illusion): e in questo trascorrere tra “magia e illusione”, quando tutto sembra dover essere risucchiato dalla vertigine del vuoto, ritorna la danza ‘intima’ delle ombre e dei corpi, nei gesti impalpabili e tuttavia incarnati nel disegno fantasmatico del cinema e dell’arte.
m.m.
https://rivistafilmcritica.wordpress.com/2017/07/02/le-bianche-ombre-di-mark-kostabi/
Full Circle: The Kostaby Story di Sabrina Digregorio sarà proiettato alle 20:30 al Castello Episcopio di Grottaglie (Taranto) il 28 luglio 2017
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